Altitudine |
Anno Costruzione |
n° Uomini |
Armamento |
Via d' accesso |
Stato Attuale |
2051 m |
1931 - 1932 |
46 |
tre 75/27 - 3 Mitragliatrici |
Sentiero |
Parz. Distrutta |
Dalla piana dove troviamo molti casolari, tra i quali una ex caserma diventata stalla e un nuovo agriturismo in legno con i cavalli, proseguiamo lungo una strada ben segnata sulla sinistra che porta alla Rocca Clarì a quota 2051. La denominazione Rocca la prende dalle balze rocciose sulla forra della dora con strapiombi di oltre 300 metri. Dalla vetta, superati i ruderi di un malloppo si giunge a delle casermette e da qui seguendo un sentiero posto nelle vicinanze, andando in direzione Claviere, si raggiunge l' ingresso binato della 609° Batteria G.a.F. o Batteria B13 e centro 23 bis. Si tratta di un' opera enorme che era armata con tre pezzi da 75/27 che battevano il Colle Gimont e 4 mitragliatrici (centro 23 bis), con tiro sulla zona di Claviere e Sagna Longa. La pianta è quasi un labirinto e nel suo sviluppo troviamo 5 ricoveri collegati tra loro da una fitta rete di gallerie, uno di questi, quello centrale è lungo più di 100 metri. Internamente non ci sono pericoli, la struttura è solida, ad eccezione degli anditi d' accesso alle varie casematte, colmi di macerie. Continuando la visita in esterno troviamo l' ingresso al centro in caverna, vari trinceramenti e i basamenti per le teleferiche e i blocchi per macinare il calcestruzzo, posti un pò ovunque sul promontorio. |